Ammesso che freghi a qualcuno – alla famiglia Di Celmo purtroppo si – riporto una notizia, “desaparecida“ nei nostri media, sulla conclusione del processo intentato dallo stato del Texas a Luis Posada Carrilles. Ovviamente Posada Carrilles è andato assolto e non deve meravigliare: voglio dire, uno così se lo chiami alla sbarra per reati quali lo spergiuro ed immigrazione clandestina è già palese che lo vuoi assolvere.
Già, ma chi è Posada Carriles ?
L’arzillo ottantatreenne cubano ha un passato di tutto rispetto: già collaboratore del dittatore Fulcencio Battista, dopo la rivoluzione ha partecipato all’operazione “Mangusta” a Cuba (la famosa baia dei porci), quindi assoldato dalla CIA ha fatto parte dell’operazione “Condor” – grazioso “nomignolo” ad indicare le più vergognose operazioni paramilitari in sud America, volte a rovesciare governi ed eliminare fisicamente oppositori dei regimi, i “desaparecidos” – concludendo la sua “straordinaria” carriera come cane sciolto del terrore, piazzando bombe a destra e manca (tra cui nel 1976 un volo di linea Cubana de Aviacion che costò la vita a 73 persone)
Permettetemi di sottolineare solo una questione: questa biografia, che si può trovare con molta facilità nella rete, non è opera di parte, della solita stampa komunista; no, questo ignobile “pedigree” è rivendicato direttamente da Posada Carrilles !
(evidentemente al tribunale di El Paso, Texas, non hanno l’ADSL …)
Nel luglio del 1998 in unintervista a Ann Louise Bardach e Larry Rother del “New York Times” si attribuì la paternità degli attacchi con bombe a istallazioni turistiche cubane, ammettendo pure il finanziamento dell’operazione da parte della Fondazione Nazionale Cubano Americana: duecentomila dollari (si sa’ … il C4 costa!)
Nell’intervista dichiarò, con sprezzante cinismo, che Fabio Di Celmo, cittadino italiano deceduto in un attentato, “si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato” e negò ai giornalisti qualunque problema di coscienza, affermando anche che non si pentiva per niente e che dormiva sonni tranquilli.
Evidentemente anche Frattini ed Alfano – ed i ministri che li hanno preceduti dal 1998 ad oggi ! – dormono niente male.
Il nostro paese infatti, nonostante la la Commissione dei Diritti Umani dell’ONU sul Mercenarismo abbia confermato la responsabilità di Luis Posada Carriles nella morte di Fabio Di Celmo, mai e poi mai si è sognato di richiedere l’estradizione per questo vecchio macellaio.
Guai disturbare l’amministrazione nord americana ! Le solite celebrazioni della più vecchia Democrazia del mondo, condite in ogni dove dalla logora e becera litania contro Fidel Castro, vanno bene, ma per favore fermiamoci qua …
Ora, che gli Stati Uniti siano la più vecchia Democrazia del mondo è fatto storico accertato, ma che sia poi democratico l’attuale utilizzo del potere, specialmente nel caso di Cuba, lascia qualche perplessità.
Prendiamo i “5” per esempio: Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino e Fernando González, reclusi da anni negli Stati Uniti, con la singolare accusa di essere terroristi, solo per aver avvisato il loro paese (e gli USA !) delle azioni criminali che venivano organizzate dai gruppi anti-cubani della Florida. Se non fosse che questi cinque cubani hanno sul groppone venti e più anni di galera verrebbe da ridere ! Luis Posada Carrilles – UN ASSASSINO – assolto; i CINQUE in galera: veramente un mondo capovolto !
Ma a noi – piccola provincia dell’impero, che al Diritto, preferiamo la real politik – sta bene così.
E forse il povero Fabio, si trovava veramente nel posto sbagliato al momento sbagliato: un posto dove non è possibile ottenere giustizia.
ps
Tanto per tenerci su’ il morale giro anche questa simpatica notizia.
Si apprende che l’amministrazione nord-americana, guidata del premio Nobel per la Pace Barack Obama, ha rifiutato i permessi ad un gruppo di artisti irlandesi-americani per recarsi a Cuba, invitati alla partecipazione di un festival di musica tradizionale celtica, in programma dal 15 al 26 aprile Habana Vieja.
Non so voi, ma secondo me non si tratta di una grande dimostrazione di democrazia …
¡ hasta luego ! G.