Oggi “old dirty man” si è prodotto in un attesissimo “pradellino III”, quando in uscita dal palazzo di Giustizia di Milano ha arringato i suoi fedelissimi che lo attendevano trepitanti al grido di “chi non salta comunista è” (vagli te a spiegare che possono fare queste pagliacciate anche grazie ai comunisti della Resistenza e della Costituente, va bè). L’aria del gran capo, però, non appariva delle migliori e a dirla tutta non è da oggi.
Evidentemente la in caduta libera nei sondaggi è confermata anche dal suo staff. Ora non so chi siano i suoi consiglieri (passi Letta, ma Capezzone … siamo seri) oppure i suoi “ghostwriter”, certo è che un qualche pirla cosmisco deve insediarsi anche a casa: a Mediaset. Con l’intento di ritardare il triste “sunset boulevard” che si affaccia per “old dirty man” riescono a combinarne più di Bertoldo.
E’ emersa oggi la notizia che tale Marina Villa – dopo uno sperticato elogio al lavoro del governo circa la ricostruzione della città de L’Aquila, durante la trasmissione “Forum” del 25 us – ha vuotato il sacco, ammettendo che era stata pagata (300 euro) per recitare un copione bello che preparato. A tirare la volata alla “disonesta terremotata cerebrale” c’ha pensato la Rita Dalla Chiesa (bella figura, complimenti) la quale scoppiato il “bognone” ha tirato indietro accampando le ormai classiche scuse di chi viene pizzicato con le mani sporche di marmellata: non sapevo chi fosse, ognuno è libero di dire qual che gli pare bla, bla, bla … continua …